𝑳𝑬 𝑷𝑬𝑹𝑳𝑬 𝑫𝑬𝑳 𝑩𝑹𝑬𝑺𝑺𝑶
In Italia siamo bravissimi a sventare le emergenze quando poi non si avverano! Ecco così che ci viene mandato sul cellulare l’alert di una diga che sarebbe crollata nelle vicinanze (tra l’altro nell’occasione dell’anniversario del Vajont l’ho trovata una cosa veramente di cattivo gusto) e che le scuole vengano chiuse se è annunciata una normalissima pioggia.
Ecco, io che sono andato a scuola negli anni ’80 e ’90, ricordo che perché le lezioni venissero sospese dovevano arrivare i Visitors (ma molto probabilmente nemmeno ciò sarebbe bastato: ci avrebbero detto che non erano venuti per noi studenti!), tanto che a memoria solo i due metri di neve del 1985 avevano fatto chiudere la scuola per qualche giorno.
Del resto la gestione della cosa pubblica di questi tempi si basa sull’assioma che nessuno se ne prenda la responsabilità e che, in ogni caso, “l’allerta pubblica era stata diramata”. Aggiungiamoci poi l’ossessione di questi nostri malati giorni per il “rischio zero” e la frittata è fatta.
PS: spesso poi vengono solo chiuse le scuole superiori, evidentemente i bambini più piccoli reggono meglio l’acqua… o, molto più probabilmente, i genitori devono andare a lavorare e non possono gestirli, quindi va beh, che si prendano l’ombrello!
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