Ho scoperto che esiste l’Inferno in Terra, si trova a Milano ed ha preso il nome di “Cohabs”. In buona sostanza 27 sciroccati decidono di vivere nella stessa casa con ognuno una propria stanza, Netflix e spazi comuni, dove svolgere “attività sociali”. Praticamente una versione privata del “Grande Fratello”, con l’aggravante che qui sei tu a dover pure pagare per questo “privilegio”.
Parliamoci chiaro: la convivenza spesso è già ardua con le persone che ami, figuriamoci con gente a caso! Io voglio sperare che sia una sorta di esperimento sociale per analizzare le varie turbe mentali e capire quanto sia facile trasformare un uomo qualunque nel Michael Douglas di “Un giorno di ordinaria follia”.
Comunque trovo veramente affascinante come questa società sia sempre più schizofrenica: da un lato finge di volerti aprire a diverse culture (rigorosamente sul tuo territorio e sempre più arroganti), dall’altro ti spinge a non muoverti più da casa, tanto hai già tutto ciò di cui hai bisogno.
In buona sostanza, mentre dal tuo divano ti gusti una serie tv che ti fa vedere quanto sia meraviglioso il mondo multirazziale, se ti affacci alla finestra vedrai le strade in fiamme e gang scannarsi per un monopattino o uno smartphone.
Ma in fondo che ti frega? Mica devi scendere in strada: la tua cena la sta portando ora il rider. Sempre che arrivi vivo al tuo domicilio, ma tanto al massimo lo sostituiranno con un drone.
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