Chelsea, ovvero la casa dei deviati di Londra Ovest
Oggi torniamo ad occuparci dei personaggi da folli libagioni del football, quelli che nel corso degli anni hanno contribuito a creare un’epica che, volenti o nolenti, fa parte dell’immaginario calcistico quanto i protagonisti sul campo. E poi, diciamocelo francamente, i calciatori di oggi sono quasi tutti così noiosi e stereotipati che viene naturale rivolgere uno sguardo alle care vecchie gradinate.
Quando tifare Chelsea era anticonformista
Se pensiamo al Chelsea attuale il pensiero va alla squadra più posh di Londra: ad una zona ricca ed espressione della Cool Britannia, alla squadra milionaria prima russa ed ora statunitense, a Vialli, Zola e Gullit, ad uno Stamford Bridge sempre gremito di turisti da ogni parte del mondo, a giapponesi che scattano foto dopo aver visitato i luoghi del film Notting Hill con Julia Roberts ed Hugh Grant. Ma non è sempre stato così, anzi. C’è stato un periodo nel quale tifare per i Blues era tutto tranne che una cosa alla moda e quelli erano i tempi degli Headhunters e della loro ala più estrema.
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