Nuove mirabolanti novità dal magnifico mondo del “Non c’è un domani”.
La contea gallese del Denbinghshire, evidentemente in cerca di facile notorietà, ha inserito niente meno che Re Artù in una lista cronologica di personaggi lgbtq (che poi, visto che predicano sempre sul fatto che siamo tutti uguali, perché creare apposite liste?).
Artù, tra mito di Excalibur, Camelot, tavola rotonda, Ginevra e cavalieri fidati, sembrerebbe proprio l’emblema del patriarcato, ma no, uno studioso ha rivelato che avrebbe in una occasione indossato una gonna (tra l’altro, per chi se lo fosse scordato, stiamo pure parlando di un personaggio mitologico e non storico), quindi va da sé che fosse sicuramente gay.
Come se non bastasse abbiamo pure scoperto, grazie ad una fantomatica ricerca spagnola sul DNA, che Cristoforo Colombo non era italiano e genovese, bensì spagnolo ed ebreo salafita!
Insomma, questo “nuovo mondo” (tanto per ispirarci al grande esploratore) ci riserva sempre grandi sorprese e, se doveste avere bisogno di consigli di vita, sappiate che l’ex Bestia di Satana Mario Maccione ha aperto uno sportello di aiuto per indirizzarvi nelle vostre scelte.
Al solito è sempre meglio riderci su in attesa che tutto salti veramente per aria. E temo che non manchi poi molto.
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