martedì 29 ottobre 2024

LUIGI CORINO su GASCOIGNE


“Una volta mi disse di passarlo a prendere a casa, perché lui a Roma non guidava, girava con l’autista. 
Quel giorno però era a piedi.
 Arrivo a casa, era come al solito mezzo nudo. 
Gli dico di sbrigarsi, perché Zoff era inflessibile e se arrivavi in ritardo le multe fioccavano. 
Lui mi offre una birra, mi accende la televisione e
 mi fa mettere seduto in salone. 
Dopo dieci minuti, niente. Lo chiamo, salgo a cercarlo, niente. Era sparito.
Esco e mi rendo conto che mi aveva rubato la macchina ed era andato al campo di allenamento, lasciandomi a piedi. Chiamo di corsa un taxi e quando arrivo in ritardo clamoroso, a Tor di Quinto, lui si rivolge a Zoff e comincia a urlare: 
‘Multa Mister! Multa, multa!’, con tutti i compagni in coro, piegati dalle risate perché sapevano dello scherzo. 
Ma questo è normale. 
Perché lui era capace di tutto: 
anche di farti i bisogni dentro i calzini da gioco e di rimetterteli come se nulla fosse appoggiati sugli scarpini”.

LUIGI CORINO su GASCOIGNE


 

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IMPERTINENCIA - Trieste1953