lunedì 7 ottobre 2024

Quando ero alla Lazio . . . SINISA MIHAJLOVIC


 "Quando ero alla Lazio, lo spogliatoio era pieno di gente di grande personalità. Un gruppo tosto, allenato da un grande uomo e grande allenatore, mister Eriksson, un vero signore. Era sempre molto pacato, non si arrabbiava mai, e quelle poche volte che succedeva si limitava a diventare rosso in faccia e a dire 'Porca miseria!'

Ma tutti, anche se non si arrabbiava mai, avevano un gran rispetto di lui. Aveva quella leadership innata, non gli serviva alzare la voce. 
Anche perché, se qualcuno provava ad alzare la cresta, il mister sapeva che questi dovevano vedersela poi con i senatori... 
Gente come me o Fernando Couto, che era uno dei trascinatori nello spogliatoio. 
Fernando era un tipo silenzioso, ma se si arrabbiava bastava uno sguardo per capire che non era aria.

Ricordo che una sera, mentre eravamo in ritiro in Spagna, per svagarci un pò dopo una partita andammo io, Stam, Couto e forse altri due o tre che non ricordo perché non furono importanti in un bar dove un gruppo di ubriachi si avvicinò dicendoci qualcosa contro. Probabilmente non si erano resi conto con chi avevano a che fare. 
Esagerarono e quindi partì Couto, poi io e Jaap, e finì che dopo pochi minuti scapparono via tutti. 
Quei tizi sono stati fortunati a scappare in tempo, perché con noi non si scherzava. 
Noi eravamo duri, ma soprattutto una squadra anche fuori dal campo".

SINISA MIHAJLOVIC

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