Foto: il presidio di difesa del Palazzo del Governo da parte dei Legionari.
"Cari Amici,
era la vigilia di Natale di centoquattro anni fa quando le truppe del Regio Esercito attaccarono le forze militari della autoproclamata Reggenza italiana del Carnaro guidata da Gabriele D'Annunzio, segnando l'inizio della fine dell'Impresa di Fiume.
I primi scontri iniziarono poco dopo mezzogiorno del 24 dicembre e dopo la tregua di Natale la battaglia ricominciò il 26 dicembre. Di fronte alla resistenza dei Legionari, che si opponevano con mitragliatrici e granate, la Regia Marina ebbe l'ordine di bombardare le posizioni ribelli.
Le batterie della nave Andrea Doria bombardarono anche il Palazzo del Governo, sede del comando dannunziano.
Il bombardamento proseguì fino al 29 dicembre e provocò una trentina di morti e feriti anche tra la popolazione civile.
Così commentò D'Annunzio:
«Il delitto è consumato. Le truppe regie hanno dato a Fiume il Natale funebre. Nella notte trasportiamo sulle barelle i nostri feriti e i nostri morti. Resistiamo disperatamente, uno contro dieci, uno contro venti. Nessuno passerà, se non sopra i nostri corpi. Abbiamo fatto saltare tutti i ponti dell’Eneo. Combatteremo tutta la notte. E domani alla prima luce del giorno speriamo di guardare in faccia gli assassini della città martire.»
Trentasette mesi dopo sarà Benito Mussolini, nella veste di Ministro degli Affari Esteri, a portare l'Italia a Fiume e Fiume all'Italia, con il "Patto di Amicizia e di Collaborazione cordiale" sottoscritto a Roma tra l'Italia ed il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni."
tratto dalla pagina dell'Unione degli Istriani
Foto: il presidio di difesa del Palazzo del Governo da parte dei Legionari.
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