venerdì 29 novembre 2024

LA STRADA DELL' ONORE : Al Capo della Guardia di Ferro

 

"Percorri soltanto le vie indicate dall’Onore. 

Lotta e non essere mai vile. 

Lascia agli altri le vie dell’infamia: Piuttosto che vincere per mezzo di un’infamia, meglio cadere lottando sulla strada dell’Onore"


"Credevamo tutti in Dio; non c'era nessun ateo fra noi.

 Quanto più eravamo soli e circondati di nemici, tanto più il nostro pensiero si elevava verso Dio

 e verso i morti nostri e della nostra stirpe. 

Questo ci dava una forza invincibile e una serenità luminosa di fronte a tutto".

Pentru legionari, Corneliu Zelea Codreanu

30 novembre 1938


Al Capo della Guardia di Ferro assassinato dai suoi carcerieri in una lontana notte tra il 29 ed il 30 novembre in Romania


La Migliore Gioventù abbassa gli stendardi,

 ed innalza i Cuori

... MA " IL PROBLEMA " SONO I FASCISTI !


 

NOI "PAZZI" AVEVAMO RAGIONE !


 

FCK "POLITICALLY CORRECT" !

 


martedì 26 novembre 2024

CHELSEA


 

Ultras Trieste a Treviso, 1982-83


 

Mods Bologna a Firenze


 

Milanisti in trasferta, 1993-94


 

Massese


 

SAGA - Ode To A Dying People


 

Saga. Red Flags Are Burning


 

"Frågor Till Far" - Swedish Nationalistic Song


 

LA FEDELTA'


 

ULTRAS VERONA

 


BISTECCA VIRTUALE


 

LA PERCEZIONE DELL' IDENTITA'


 

Lazio, 1981-82


 

Juventus - Manchester Utd, 1984


 

Inter - Roma, finale di Coppa UEFA 1991


 

Catanesi a Pesaro, 2000-01


 

domenica 24 novembre 2024

CHI LEGGE La Migliore Gioventù ... E CHI NO ! (scopri chi no )
















 

SENZA VERGOGNA - Ecco come chiamare neri e trans: “persona afrodiscendente” - Al Corriere sbarca il corso woke

 


“la parola con la n che finisce per o meglio non pronunciarla mai”, di colore non va troppo bene perché “definisce tutte le persone non bianche”, quindi solo “nero” o “persona afrodiscendente”

 il corso sostenuto dai cronisti del Corriere classifica come micro-aggressione l’uomo che siede a gambe spalancate, che deriva “dall’educazione sottostante agli uomini di dominare lo spazio, occupare tutto il mondo che ti circonda.

“Ecco come chiamare neri e trans”. Al Corriere sbarca il corso woke

Giornalisti costretti a seguire una lezione on-line su come scrivere in modo inclusivo: il nadir del buonsenso

ISRAELE E LA DESTRA – succuba (anche) culturale - Articolo Maurizio Blondet

 

ISRAELE E LA DESTRA – succuba (anche) culturale

Ma il pezzo forte del servizio è arrivato sulla deriva filoisraeliana della destra dal Msi passando per An. È stato ricordato che l’Italia, con Andreotti e Craxi, aveva saputo mantenere una politica equanime tra Israele e Palestinesi, come si addice ad una potenza regionale mediterranea. Ma poi con l’arrivo di Berlusconi tutto cambiò. Israele è diventata l’unica democrazia occidentale del Medio Oriente (che è oltretutto un falso: Israele è oggi lontana dal modello democratico) e l’alleato esclusivo nell’area. Una svolta che, insieme ad un atlantismo pecorone, fu inseguita dai vertici del Msi/An onde farsi accreditare a Washington e Tel Aviv che diffidavano dei “fascisti” al governo. Tra gli intervistati anche Gianni Alemanno che ha ricordato quanto tale svolta fu imposta da Fini nel disappunto degli altri leader di An i quali, compreso lui, non ebbero però la volontà di opporvisi. Una cosa l’ha detta giusta Alemanno ossia che l’intera operazione fu una rimozione del fascismo piuttosto che una necessaria revisione interna del giudizio storico su di esso per scindere il grano dal loglio. E questa rimozione, più dannosa che altro, ha continuato a determinare le scelte successive di An e determina anche oggi quelle di Fratelli d’Italia.

Qui arriviamo alla destra di governo attuale. Nel servizio è stato spiegato che essa oggi ha sposato il nazionalconservatorismo alla Hazony.  Yoram Hazony è un filosofo conservatore ebreo-americano che è stato anche l’ispiratore della politica culturale del partito di Nietanyau. Dirige un think tank: l’Herzel Institute molto potente anche finanziariamente. Il suo pensiero è un misto di conservatorismo anglosassone alla Burke e di etnonazionalismo ebraico. Hazony considera il regno biblico di Israele il modello di tutti i nazionalismi. Un modello da opporre, e che secondo lui si è sempre storicamente opposto, agli imperi tradizionali che egli, con totale disprezzo della storia, e della Sapienza perenne, assimila a ciò che oggi sono l’Onu, la Ue e le altre organizzazioni globaliste. Si tratta con tutta evidenza di una concezione vicina alla componente nazionalista del messianismo giudaico postbiblico, quella per la quale il popolo ebreo sarebbe il “messia collettivo” che salverà il mondo. Negli Stati Uniti questa prospettiva, nella sua versione “cristiano-sionista”, è in pratica sposata da milioni di protestanti fondamentalisti. È stato messo in evidenza nel servizio che tale pensiero alla Hazony è diventato il bagaglio culturale di tutti i movimenti conservatori e di estrema destra, da Vox ai nazionalisti polacchi lituani estoni, dalla Lega alla Le Pen, da AfD a FdI. Oltre che della selva di gruppi neonazisti europei. Il tradizionale sentimento di avversione o sospetto verso lo Stato di Israele e il sionismo dei partiti di destra è ora stato surrogato – sotto influsso di questo conservatorismo ebreo-americano – da un antislamismo colto sia in chiave di anti-immigrazionismo che di scontro di civiltà.

Senza dubbio va fortemente rimarcato che questo di Report non era un servizio neutro perché filtrava lo scenario nell’ottica dell’apolidia universalista della sinistra postcomunista arcobaleno e lgbt. Non a caso, infatti, nel servizio era fortemente sottolineato che il nazionalconservatorismo sposa tesi antiabortiste, “omofobe”, antifemministe et similia. Questo spiega le forzature del servizio nel mettere in consequenziale connessione il nazionalconservatorismo di importazione americana con certi fenomeni identitari di estrema destra. Un accostamento non automatico che invece nel servizio era presentato come inevitabilmente naturale se si sposano patriottismo e morale sessuale tradizionale. Questo è mero killeraggio giornalistico. Anzi, nel servizio con toni complottisti si faceva dell’Herzel Institute e di Israele le centrali della “nuova destra neonazista” europea. Che può essere per certi versi vero – Israele quando ha bisogno di alleati non guarda al sottile come nel caso ucraino e dei neonazisti che appoggiano Zelensky  – ma oltre un certo limite è una forzatura.

Tuttavia il servizio metteva in evidenza, qui sta la sua importanza, un grave problema di deriva culturale del mondo della destra che un tempo fu sociale. Nell’assoluto silenzio delle questioni teologiche che sono sottese alla politica – ad esempio che quello del “giudeocristianesimo” è un mito giacché la separazione vi fu già nel 49 dopo Cristo con il primo Concilio di Gerusalemme – e sposando un antislamismo funzionale al sistema di potere geopolitico americano, il passaggio non tanto al nazionalconservatorismo in sé, che se inteso quale difesa dell’identità storico-culturale di un popolo non andrebbe sic et simpliciter respinto (casomai va integrato con troppo mancanti componenti di socialità e anche, se si vuole, di socialismo onde rimarcare l’essenza organicista della comunità nazionale) ma al conservatorismo nazionale israelo-americano è un suicidio politico, culturale e storico. Questo è il vero e tragico problema. Non la presunta marea neonazista paventata da Report.

La Meloni ci ha inchiodato alla cosca perdente…


https://www.maurizioblondet.it/israele-e-la-destra-succuba-anche-cultirale/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR34g1opBX-r3ab4jQx-6qq4PK_OEOEG4XxpIgS9fY42KJbY2g2wyajeN5M_aem_kmlwdJVeQkh6Dcv1k7LS3g&sfnsn=scwspwa

VIENI AVANTI, GRETINA !

 


https://triestecafe.it/it/news/cronaca/via-fabio-severo-avvistata-mclaren-con-adesivo-provocatorio-quot-fu-k-you-greta-quot.html?fbclid=IwY2xjawGucPhleHRuA2FlbQIxMQABHcKrfhpfvgjlys3rSEYDfFZKXCr1_Ayi2EpwiZbVbwElOQnp7SRqMdXl0w_aem_gKgFMGQbFMo7hEaXN6pDvg&sfnsn=scwspwa



QUELLE DONNE DI SERIE B. LA VOSTRA " SOCIETA' MULTICULTURALE" HA FALLITO - INVITO PER VENERDÌ 6 DICEMBRE


Dinanzi all’ennesimo cortocircuito del progressismo liberticida, diamo la nostra piena solidarietà a Francesca Totolo, invitando tutti a far circolare le storie raccontate nel suo libro

"Francesca Totolo, giornalista e scrittrice affermata, avrebbe dovuto presentare il suo ultimo libro nella sala consiliare di Campi Bisenzio, invitata da Fratelli d’Italia. Ebbene: dopo alcune deliranti dichiarazioni della sinistra, la sala è stata revocata, rendendo l’incontro “bandito”. 

Il libro in questione, che invitiamo tutti a comprare e leggere, ha un titolo emblematico: “Le vite delle donne contano”. Narra storie come quelle di Pamela Mastropietro, Lola Daviet e Desiré Mariottini, vittime di un’immigrazione incontrollata i cui effetti - come dimostra la censura di queste ore - vengono spesso viene taciuti o minimizzati. 

Francesca Totolo, in questi anni, ha svolto oltre 300 presentazioni senza che vi fossero supposti “problemi di ordine pubblico”. La censura preventiva - dunque - ha una natura squisitamente ideologica: seppellire le vittime dell’immigrazione, per non svelare il fallimento della società multiculturale.

La sinistra - peraltro - ha censurato anche Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, che sarebbe dovuta intervenire da remoto perché reduce da un intervento per l’asportazione di un tumore al seno. Ma non erano i fieri rappresentanti del femminismo? E non erano i sinceri paladini della democrazia, della libertà di parola e della cultura? 

Dinanzi all’ennesimo cortocircuito del progressismo liberticida, diamo la nostra piena solidarietà a Francesca Totolo, invitando tutti a far circolare le storie raccontate nel suo libro…"

dalla rete

CLICCA QUI 

25 NOVEMBRE | In 100 al corso di difesa, dall'idea della mamma di Pamela Mastropietro. A Roma 8 lezioni gratis grazie ai maestri del Centro difesa e sport #ANSA



  LA MIGLIORE GIOVENTÙ INVITA  A  PRESENZIARE ALL'INCONTRO DI

 VENERDÌ  6 DICEMBRE ORE 21:00

presso l’Auditorium comunale di

Terno d’Isola (BG),

cittadina bergamasca dove l'estate scorsa

venne uccisa Sharon Verzeni.

Francesca Totolo presenta il suo nuovo libro

“Le vite delle donne contano”



10 FEBBRAIO - UNA STORIA DA RICORDARE