𝑳𝑬 𝑷𝑬𝑹𝑳𝑬 𝑫𝑬𝑳 𝑩𝑹𝑬𝑺𝑺𝑶
Abbiamo due vincitori del premio settimanale “Non c’è un domani”: Lilli Gruber e Piero Pelù.
La Gruber stava facendo jogging a Villa Borghese, quando, in un attimo di distrazione, le è stato sottratto il borsello con portafogli e chiavi. Apriti cielo! La sera, nella trasmissione “Otto e mezzo” da lei condotta, pur premettendo ovviamente che la destra sia il male assoluto, ha voluto però farci sapere che ormai è chiaro che i porti aperti non se li può permettere più nessuno (dando quindi per scontato che a derubarla sia stata una risorsa). Eh sì, perché le risorse “future Einstein” fanno colore quando restano inchiodate nelle borgate a fregare i comuni mortali, ma se si spingono fino ai Parioli poi sono un problema, perché lì devono insegnarci come si sta al mondo e non possono perdere tempo con scippi e criminalità comune.
Invece, dopo che Elon Musk se l’è presa, giustamente, con la magistratura italiana per il gioco dell’oca sui migranti in Albania, l’ex cantante dei Litfiba ha deciso di porre in essere un grandissimo atto di rivolta: fare un ultimo post sulla piattaforma X nel quale fa un bel dito medio a Musk prima di cancellarsi, per dare, a suo dire, un segnale forte contro questi nuovi fascismi. E noi siamo certi che ora l’amministratore delegato di Tesla sarà disperato e non ci dormirà la notte!
Su caro Piero, ti vogliamo ricordare in mascherina sbraitando a favore del Green Pass o quando ti arrabbiavi perché il corteo per ricordare Sergio Ramelli ha ritardato per cinque minuti il tuo taxi: questi sì che sono veri atti di gloriosa resistenza!
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