Ne avevo già parlato al tempo della sua elezione, ma le giornate dell’investitura di Donald Trump sono state a dir poco magnifiche dal punto di vista mediatico, perché ci hanno permesso di vedere i sinistri uscire letteralmente di testa e, scusate, ma di questi tempi non è poca cosa, visto che ci rallegra non poco le giornate.
Vedere Trump ballare “YMCA” con i Village People, prima di firmare l’uscita dall’OMS, è qualcosa che solo negli Stati Uniti può succedere. Tutto lì diventa un circo, ma è pur vero che Trump solitamente quello che dice poi fa e, nel bene o nel male, non è roba da tutti.
Ma il fulcro restano i nostri sinceri democratici, da anni asserviti all’agenda liberal americana, che ora accusano la Meloni di essere vassalla yankee, quando oggettivamente è stata una delle poche leader invitate da Donald. Vederli poi con la bava alla bocca per il fantomatico saluto romano di Elon Musk non ha avuto prezzo! Saviano che lo maledice, Berizzi che parla del “ritorno della Bestia”… Per favore, se questi sono i superiori culturalmente ci teniamo Hulk Hogan!
Poi, sia chiaro, Italia ed Europa si devono salvare da sole, se mai ne avessero reale intenzione, ma il cambio di rotta sui deliri woke, ben dimostrati dal salto della quaglia di Zuckerberg, felice e festante al cospetto del nuovo sovrano, sicuramente danno una certa possibilità di manovra di pensiero in più. Starà a noi coglierla al meglio.
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