Per farsi un’idea dell’Italia del futuro, dagli anni ’90 in poi sarebbe bastato osservare come si siano trasformati i nostri stadi o, meglio, il modo di fruirne. Una pletora di divieti sempre più illogici e privi di senso, per affermare una sorta di Stato maestrina che ti deve dire come vivere e comportare persino nel tuo tempo libero.
Nelle ultime stagioni calcistiche poi siamo arrivati veramente alla follia, con trasferte vietate non tanto per la pericolosità della partita (che poi anche nel caso, che credibilità può avere una nazione che non sa gestire poche centinaia di persone?), ma come punizione indiscriminata verso un’intera tifoseria. E ricordiamoci che non si parla tanto di calcio, ma dei propri soldi, visto che, piaccia o meno, esistono persone che si comprano con largo anticipo biglietti del treno, stanze di hotel, noleggiano pullman… E la maggior parte di queste persone non ha alcuna intenzione bellicosa per il giorno della partita!
Questa settimana poi siamo persino arrivati alla multa al Milan perché i suoi sostenitori hanno intonato cori volgari contro i sostenitori del Cagliari… un coro per il quale non sei punito dalla maestra nemmeno alle elementari!
Ma del resto li abbiamo vissuti tutti i tempi del Covid, era solamente l’inizio e quindi, anche oggi, purtroppo non c’è un domani.
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