" La Festa del Primo Maggio 2025 è un circo mediatico che celebra i sindacati, non i lavoratori.
CGIL, CISL, UIL e Maurizio Landini si ergono a paladini, ma sono complici di un sistema che schiaccia chi lavora.
I salari italiani, fermi al 2008, sono tra i più bassi d’Europa, con un cuneo fiscale al 47,1%.
Le morti sul lavoro, una “strage” (3 al giorno), continuano.
Eppure, Landini firma contratti a 5 euro l’ora (vigilanza, RSA), contraddicendo la sua retorica sui 9 euro minimi.
Durante il Covid, ha abbandonato lavoratori essenziali e sospesi, tacendo su Green Pass e turni massacranti.
La CGIL spreca milioni (5 in viaggi, 3 in perdite editoriali) e ignora scandali come la truffa Inca a Zurigo (35 milioni).
Landini, autoritario, licenzia dipendenti con frasi sessiste.
Critica Meloni per distogliere l’attenzione dai suoi fallimenti: scioperi teatrali, silenzio su Jobs Act e Fornero.
Il Primo Maggio non è festa, ma vergogna.
Alla CGIL sono rimaste tesserate solo 2 categorie di persone: quelli che col sindacato ce magnano e i deficienti. "
R. Borra
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