«Sono cresciuto in campagna, riuscivo a trasformare tutto ciò che trovavo in un pallone o qualcosa che gli somigliasse, perlopiù facevo palloni di carta e con quelli giocavo ore e ore.
A 9 anni mi sono trasferito con la famiglia in città, a Perugia, ed è stato allora che ho iniziato a frequentare una società di calcio e muovere i primi passi in una squadra.
Cominciai a giocare in prima categoria e a 15 anni mi prese il Torino. Sapevo di avere delle qualità, me lo dicevano in tanti, ma a spingermi erano prima di tutto la passione e il divertimento. comunque quel che conta, per tutti a qualsiasi età, è assecondare una propria passione sportiva e praticare una disciplina.
Lo dico soprattutto ai giovani, lasciate il telefonino, i videogiochi, i social e andate fuori a correre, a giocare a pallone, a stare insieme agli amici.»
Giancarlo Antognoni
Tratto da Il lato oscuro del calcio
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