domenica 30 marzo 2025

LEON DEGRELLE - Appello ai Giovani Europei



Contro i buffoni democratici

Anche noi avemmo l’età di 20 anni. Quei giorni non rinverdiranno più, pur vibrando i nostri animi ed i nostri cuori finora delle idee e degli slanci spirituali che ancora infiammano, indubbiamente, anche voi, giovani camerati nostri europei d’oggigiorno. Ferventi nazionalisti, noi sconvolgemmo – fin nel più intimo della sua coscienza – l’animo della nostra Patria, volendo recuperarla dai pantani politici, in cui stava soffocando, restituirle fiducia nella sua missione, rimettere ordine nelle sue istituzioni, ristabilire la giustizia sociale nel quadro di un’indissolubile collaborazione delle classi e realizzare soprattutto la rivoluzione degli animi che avrebbe liberato gli uomini del materialismo assillante. Nel giugno ‘41, poi, echeggiando le scampanate da un campanile all’altro, schioccò l’ora delle grandi possibilità europee. Soldato semplice prima, in seguito – caporale, sergente, ufficiale e poi Comandante la 28a Divisione Waffen SS Vallonia, come centinaia di migliaia di volontari del vecchio continente nostro, contribuii, sul fronte Est, alla creazione – inizialmente poco compresa, pur essendo inevitabile – d’un’Europa che avrebbe federato delle forze diverse, eppure reciprocamente complementari delle nostre Patrie, minacciate allora di morte dal comunismo sovietico, il quale sin dal 1917 accanitamente aspirava a far passare sotto il suo knut tutti i popoli del mondo intero.
In esilio, l’8 agosto ‘92.

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"SENTIVO UNO STRANO ODORE..."


 

mercoledì 26 marzo 2025

CIAO, MAURIZIO!

 


"Chi è salito sui più alti monti,
ride di tutte le tragedie del teatro e della vita" 
Vola Alto, Maurizio !
Grazie di tutto.

Maestro

La Migliore Gioventù  china il capo

martedì 25 marzo 2025

REBUS (5,6,3,5)


Calci e pugni come un treno in corsa ...


 Calci e pugni   come un treno in corsa 

che   taglia il vento e ti porta lontano!!! 

 non e' una moda ma uno stile di vita !!!




FORZA BEPPE, SIAMO TUTTI CON TE


 

Un aiuto per il nostro amico Beppe Franzo

https://lamiglioregioventu.blogspot.com/2025/03/un-aiuto-per-il-nostro-amico-beppe.html


Un aiuto per il nostro amico Beppe Franzo
Una maglietta il cui ricavato escluse le spese di produzione e spedizione 
andrà a Beppe 
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La Migliore Gioventù & Calci e pugni in collaborazione con Ilmaterialeultras
 
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UN AIUTO PER IL NOSTRO AMICO BEPPE FRANZO
Una maglietta il cui ricavato escluse le spese di produzione e spedizione andrà a Beppe che è attualmente detenuto alle Vallette di Torino per una condanna definitiva di 3 anni e 11 mesi in seguito all'operazione Last banner effettuata contro la tifoseria della Juventus.
Il costo della maglietta 20 euro più le spese di spedizione (9 euro che variano a seconda della quantità ordinata) 
Altrimenti, per chi vuole, si può semplicemente mandare un contributo personale

Per info e contatti scrivere a

A cura di La migliore gioventù & Calci e pugni in collaborazione con Ilmaterialeultras





domenica 23 marzo 2025

24 marzo 1999, la NATO attacca la Serbia : LA MIGLIORE GIOVENTÙ NON SCORDA


"Giusto per ricordare !!

24 marzo 1999, la NATO attacca la Serbia senza alcun mandato ONU. Alle 20.25 iniziano i bombardamenti su Belgrado, una delle più grandi e popolose città del Balcani, per poi estendersi a tutte le città serbe.

Un’aggressione militare in piena regola motivata dal presunto rifiuto di Milosevic di riconoscere autonomia al Kosovo, nonostante la proposta serba ai negoziati (90% dei poteri statali devoluti ad un’autonoma autorità kosovara e l’accettazione alla presenza dei militari internazionali sul campo) non venne nemmeno presa in considerazione. Un assalto attuato con evidente sproporzione di forza e in palese violazione della Carta Onu che vieta interventi militari senza mandato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Un attacco proditorio e violento contro un’intera popolazione inerme che manda definitivamente al macero gli accordi di Helsinki, caposaldo internazionale dell’ordine mondiale postbellico che sancisce l’intangibilità dei confini degli stati nazionali.

Raid aerei quotidiani e bombardamenti a tappeto a difesa dei separatisti dell’UCK, organizzazione che la stessa risoluzione num. 1160 (3 marzo 1998) del Consiglio di sicurezza dell’Onu aveva chiaramente definito “terroristica”. Perché, nonostante la propaganda dei media occidentali presentasse ogni singola azione bellica serba come “pulizia etnica”, la verità è che le atrocità furono commesse da entrambe le parti. Così come sostenuto (a denti stretti e a posteriori) da molti (e autorevoli) giornalisti, che arriveranno ad ammettere che gran parte delle vendette e dei massacri si verificarono dopo l’inizio dei bombardamenti NATO e non prima. Facendo definitivamente crollare il castello di bugie che aveva giustificato l’intervento dell’Alleanza atlantica. Menzogne spudorate e a senso unico a cui molti continuano a credere tutt’oggi.  

I bombardamenti dureranno 78 lunghissimi giorni, scaricando su città piene di donne e bambini 14mila bombe e 2.700 tonnellate di esplosivo. Di cui almeno 15 tonnellate contenenti uranio impoverito, sostanza che provocherà un disastro ambientale senza precedenti recenti e moltiplicherà esponenzialmente l’insorgenza di tumori e leucemie, soprattutto fra i bambini. Sbriciolando intere città e lasciando in macerie una delle più belle capitali europee. 
Le vittime civili saranno almeno tremila (fra cui un centinaio di bambini) i profughi serbi, invece, decine di migliaia. Ma in verità un vero conteggio non verrà mai realmente effettuato. 

Per quelle persone non ci sarà nessuna indignazione internazionale. Nessuna piazza addobbata con bandiere serbe, nessun palazzo istituzionale, monumento o metropolitana colorato di bianco-rosso-blu. Nessuna solidarietà e accoglienza. Niente di niente. E sapete perché? 
Perché la televisione aveva detto che quella era una guerra “giusta”.  Ed era giusta perché gli aggressori eravamo noi. Italia compresa, a capo del governo c'era D'Alema, storico esponente del partito comunista poi evolutosi in una serie di altri partiti, e sulla poltrona del ministro della difesa sedeva Mattarella, attuale presidente della repubblica."

Il Kosovo diverrà l'unico stato islamico, costruito artificialmente su territorio da sempre serbo, in Europa, uno stato dove ci sono stati crimini di guerra, traffici di organi umani e di droga, campi d'addestramento per la jihad islamica, che dal Kosovo ha ricevuto diversi foreign fighters, mentre altri rifugiati in Europa si dedicavano allo spaccio di droga ed allo sfruttamento della prostituzione.






 

24 MARZO 1999:"Chi sedeva sulla poltrona del ministro della difesa in Italia all'epoca? "



"in un'intervista nel corso del programma americano di attualità 60 minutes, era stato chiesto a Madeleine Albright, all'epoca ambasciatore americano alle Nazioni Unite [e successivamente, durante il secondo mandato di Bill Clinton alla Casa Bianca, segretario di stato]: "Sappiamo che sono morti mezzo milione di bambini… valeva la pena pagare questo prezzo?". E la Albright: "Credo che sia una scelta molto dura, ma il prezzo… riteniamo che valesse la pena pagarlo.”
" Domani 24 marzo sono esattamente 26 anni che iniziavano i bombardamenti a tappeto della Nato contro Belgrado. Chi era il segretario di stato dell'epoca? "
"Chi sedeva sulla poltrona del ministro della difesa in Italia all'epoca?"


Il ritorno della guerra in Europa.

Belgrado 24 marzo 1999, cominciano i 78 giorni di bombardamenti nato sulla capitale serba. All'epoca a capo della presidenza del consiglio in Italia c'era l'ex del partito comunista Massimo D'Alema, mentre al ministero della difesa sedeva lo stesso Mattarella che oggi siede alla presidenza della repubblica.
dalla rete
"Per non dimenticare il 24 marzo 1999.
Ora 24 marzo 2026: ventiseiesimo anniversario dall'inizio dei bombardamenti e della selvaggia aggressione della NATO contro la Repubblica Federale di Jugoslavia.
La NATO scatenò quella selvaggia aggressione - alla quale l'Italia prese parte attiva inviando i propri cacciabombardieri - causando la morte di oltre 500 civili uccisi "sul colpo" oltre alle migliaia di morti che si sono aggiunti nel corso dei 78 giorni di bombardamenti e nei giorni, mesi, anni successivi, considerando le vittime militari, e tutti i civili uccisi, rapiti, destinati al traffico degli organi in Kosovo e Metohija dai terroristi dell'UCK sotto gli occhi "distratti" delle forze multinazionali di KFOR; considerando altresì i morti che continuano ad aggiungersi alla lista anche oggi dal momento che la guerra scatenata dalla NATO con proiettili all'uranio impoverito è stata anche una guerra chimica e batteriologica - basti pensare alla distruzione dei serbatoi di cloruro di vinile monomero (VCM) del petrolchimico di Pancevo - provocando uno altissimo incremento delle patologie tumorali nella popolazione civile.
Per non dimenticare.""
 dalla rete

sabato 22 marzo 2025

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"Aprile è il mese più crudele" (T.S. Eliot) - I NOSTRI APPUNTAMENTI -



 "Aprile è il più crudele di tutti i mesi. Genera
lillà dalla terra morta, mescola
memoria e desiderio, desta
radici sopite con pioggia di primavera".

"Aprile è il mese più crudele":

Che aprile sia il mese più crudele lo sappiamo tutti. Forse non tutti ricordiamo che l’espressione deriva dal celebre incipit della Terra desolata di Thomas Stearns Eliot e che si tratta un verso che fa parte del patrimonio culturale internazionale.

Ma cosa significa quest’espressione? Perché Eliot condanna aprile, dal 1923 in poi, alla fama di mese più crudele?
Scopriamolo insieme.

La terra desolata di T.S. Eliot

Per poter parlare del primo verso della Terra desolata è il caso di fornire qualche coordinata minima sull’opera a cui appartiene, probabilmente la più famosa dell’intera produzione di Thomas Stearns Eliot.

La terra desolata (The Waste Land, il titolo originale) è un poemetto in cinque movimenti, pubblicato per la prima volta nell’ottobre 1922 sulla rivista "The Criterion" e soli due mesi dopo apparso in volume nelle librerie.
Si tratta di uno dei capolavori della poesia modernista e a un altro grande nome del modernismo americano è dedicato: Ezra Pound ("il miglior fabbro"), che ne rivide il testo tagliando un’elevata percentuale di versi.

La terra desolata è un’opera estremamente complessa: a quasi un secolo dalla sua pubblicazione e diventata ormai saldo riferimento letterario, non è ancora stato possibile sviscerarla completamente. Si tratta di testo denso di richiami metaletterari e di simboli stratificati da decifrare, ma, sintetizzando estremamente, è possibile individuare almeno alcuni nuclei tematici principali da tenere a mente:

  • La simbologia primaverile, connessa alla fertilità e ai riti a essa dedicati nel monto antico.
  • L’aridità della vita moderna, non solo perché metropolitana e alienata (e in questo contrapposta ai miti), ma perché tragicamente devastata dal primo conflitto mondiale.
  • Il mito del Graal: la ricerca ossessiva di una verità ulteriore, destinata a fallire in una terra ormai desolata. A questo mito sono ricollegate le numerose comparse dei tarocchi.

Aprile è il più crudele dei mesi": perché?

La simbologia di rinascita primaverile intesa come stagione di nuova fertilità è un topos letterario molto diffuso. Eliot non ribalta la concezione di aprile come mese della fertilità, anzi: è proprio la sua fertilità a renderlo il più crudelmente tragico dei dodici fratelli.

Il poemetto, infatti, si apre con i versi seguenti (la traduzione citata è quella dell’edizione Feltrinelli, a cura di A. Tonelli):

"Aprile è il più crudele di tutti i mesi. Genera
lillà dalla terra morta, mescola
memoria e desiderio, desta
radici sopite con pioggia di primavera".

E, dopo poco, prosegue:

"Quali radici si afferrano, quali rami crescono
su queste rovine di pietra? Figlio dell’uomo
tu non lo puoi dire, né immaginare
perché conosci soltanto
un cumulo di frante immagini, là dove batte il sole.
E l’albero morto non dà riparo
e il canto del grillo non dà ristoro
e l’arida pietra non dà suono d’acqua".

La crudeltà di aprile ha dunque strettamente a che fare con la sua fertilità e vitalità.
È anzitutto un mese che "genera" e che, generando, "mescola memoria e desiderio": il rianimarsi della bella stagione e della natura, nel mondo raso al suolo dalla prima guerra mondiale, diventa per l’uomo una ferita dolorosa, che non fa che ricordargli la sua sterilità e spingerlo a desiderare una vita che non solo non è stato in grado di salvare e preservare, ma che non è nemmeno più in grado di far nascere.

Non solo: tutto questo non accade di nascosto, ma in evidenza, in netto contrasto con le macerie e la desolazione umane. I boccioli e i nuovi rami crescono apertamente, il loro risveglio è la condanna all’impossibile risveglio dell’umanità, costretta a fare i conti con la propria miseria e con il "cumulo di frante immagini" che le rimane.


https://www.sololibri.net/Aprile-mese-piu-crudele-significato.html









 

La Migliore Gioventù a VIGEVANO (PV) - SABATO 5 APRILE h.16.00 -

 


23 MARZO 1919