di Avanguardia di Torino,
oggetto delle "attenzioni" del sistema, o meglio indagini pretestuose, chiusura della sede....
Facciamo nostre in tutto e per tutto le parole scritte da Marco Scatarzi
" Apprendo, con stupore e con preoccupazione, che i Carabinieri hanno messo i sigilli alla sede di Avanguardia Torino. Negli stralci riportati dai giornali, in tutta serietà, si legge che i ragazzi “ricordavano Sergio Ramelli e mettevano gli striscioni per Francesco Cecchin o Acca Larentia”. Non solo: facevano “appelli contro la sostituzione etnic@ e contro l’islamizzazione delle città italiane, oltre che attacchi diretti allo storico Eric Gobetti per i suoi studi sulle foibe”. Tanto basta, evidentemente, per farsi chiudere la sede e farsi indagare per “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione ra@@iale”.
A memoria, in Italia, non ricordo niente di simile: la repressione del pensiero non allineato - che in Paesi come la Francia e la Germania è prassi consolidata - sta assumendo anche qui i tratti della pratica preventiva, da attuarsi in assenza di pericoli reali e da sbandierare sui media a mo’ di trofeo.
A meno che non vi sia del sommerso - che forse sarebbe trapelato dalle note stampa e sul quale mi permetto di dubitare - questo provvedimento pare essere assolutamente sproporzionato e senza precedenti.
E allora mi chiedo: vuole essere un avvertimento? È una risposta - nella classica logica di “un colpo al cerchio e uno alla botte” - ai processi che hanno colpito la galassia antagonista torinese negli ultimi anni?
Nella stessa Torino, come si evince dai fatti di cronaca, vi sono quartieri nei quali l’interpretazione della Legge è lasciata alle gang di stranieri irregolari: si vuole forse mettere il bavaglio a chi denuncia queste derive?
C’è davvero qualcosa di sovversivo nell’attività militante di chi presenta libri su Sergio Ramelli, Jan Palach e Filippo Corridoni? Se il centro sociale Askatasuna - coinvolto negli scontri “No Tav” in Val di Susa e in mille altri episodi di violenza collettiva - è stato prosciolto dall’accusa di “associazione a delinquere”, può davvero sussistere una “istigazione a delinquere” da parte di chi - spesso incensurato e giovanissimo - svolge un’attività politica alla luce del sole?
Non è dato saperlo, ma le risposte arriveranno nelle sedi opportune.
Ai ragazzi coinvolti - oggi sbattuti in prima pagina - vanno la mia vicinanza e la mia solidarietà, nella speranza che tutto possa risolversi per il meglio. "
Dalla rete, in un comunicato Avanguardia commenta: "Quanto accaduto oggi ai danni del nostro movimento, con il sequestro della nostra sede, non è che l’ennesima dimostrazione del trattamento repressivo che viene riservato, in Italia e in Europa, a tutti i Patrioti che non si arrendono e continuano a difendere la propria terra, denunciando, ad esempio, i danni dell’immigrazione di massa o la dittatura del pensiero unico progressista".
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