sabato 13 aprile 2024

'L'alito del Drago'




'L'alito del Drago' 
(dal libro di Beppe Franzo Via Filadelfia 88, a ricordo dei derby epici e dei tanti amici che sono ora sulle balconate del cielo).

Un razzo rosso illumina improvvisamente il cielo. Un acre odore di zolfo riempie l'aria. E' tipico in mattinate come queste, tutt'altro che comuni. Il Derby non è una delle tante partite. E' 'la partita', l'alito del drago che ti soffia sul collo dalle prime ore del lunedì mattina, la cui intensità aumenta di giorno in giorno, di ora in ora e, quando diventa opprimente, giunge finalmente il venerdì. La sera per antonomasia. Un rituale di botte e sangue, lampeggianti di volanti e sirene d'ambulanze. Preannuncia la stracittadina. Da quel momento, i gruppi si dividono e granata e gobbi diventano due entità antagoniste, con propri e specifici usi e costumi. Centinaia di bandiere sono issate sui balconi, le sciarpe indossate dagli studenti, consapevoli che il minimo sguardo, la battuta inopportuna, può scatenare una rissa. Ovunque: sui pullman, davanti alle scuole, di fronte ai bar. Scritte minacciose compaiono sui muri, firmate dai gruppi di battaglia cittadini: 'Ultras', 'Sag', 'Fighters', 'Black & White Indians', 'Gioventù Bianconera', 'Granata Korps'.
Per i reduci della notte precedente, il sabato è il giorno dei ritocchi, degli striscioni dell'ultima ora, l'estrema opportunità per poter raccattare qualche fiaccola sui treni interregionali. 
Ne va del primato più ambito, oltre al risultato sul campo: quello del tifo, dove si è vincenti per la coreografia della propria curva, un misto di stendardi, cori e colori ...'.


 

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